Mamma vado a vivere a Seul!

  Non si rincorre la felicità, la si crea... La primavera ormai era alle porte, i ciliegi a Seul erano già in fiore e come da buona tradizione orientale tutti a passeggiare sotto gli alberi fioriti ed a fare i picnic nei parchi. Questa è una tradizione che apprezzo moltissimo, avere il contatto con la natura e festeggiare le sue varie fasi, rilassa la mente e rallegra lo spirito. La temperatura da noi era ancora ancora bassa ma a Seul si aggirava già intorno ai 25° nella prima decade di aprile.  Una delle insegnanti era appassionata dell'Italia e oltre a chiederle via via alcune informazioni sul nostro Paese un giorno le aveva messo anche il voto in italiano, ma che simpatica! Finalmente con l'inizio della bella stagione il pomeriggio andava a studiare nei parchi con le amiche e i panorami erano molto rilassanti Il corso all'università continuava regolarmente e le giornate ormai avevano preso una piega di normalità anche per noi. Ormai mi stavo abituando ad averla lontana e...

Mai smettere di sognare, i sogni talvolta si avverano... Come programmato la gita culturale di questo trimestre era prevista al Palazzo Reale di Seul il 6 aprile. Per fortuna il tempo era bello, sole splendente e temperatura mite. Prima dell'ingresso al Palazzo hanno fatto indossare a tutti gli Hanbok (gli abiti tipici coreani) sia ai ragazzi che alle ragazze. Abiti veramente belli e curatissimi in ogni dettaglio. Se vuoi vedere come si indossa in Hanbok clicca sul seguente link . Prima di iniziare la visita del Gyeongbokgung ( 경복궁), il Palazzo Reale di Seul informiamoci un po' sulla sua storia. Il Palazzo si trova nella zona settentrionale della metropoli e venne costruito nel 1394, era  il principale e il più grande dei cinque grandi palazzi costruiti dalla Dinastia Chosun. In parte venne bruciato durante l'invasione giapponese del 1592 e venne abbandonato a causa delle difficoltà del restauro.  All'incirca nella metà del XIX secolo venne ricostruito come un complesso...

La felicità è soggettiva, ma può essere contagiosa.  Le vacanze erano finite ed il 21 marzo era iniziato il muovo corso con nuovi compagni di classe. A questo giro aveva quasi tutti compagni orientali non più solo europei, erano lei , una ragazza francese, 2 ragazze cinesi e 4 ragazzi vietnamiti. Subito il primo giorno consegna dei libri di studio, di 5 mascherine super spesse per protezione dalle polveri fini e il gel sanificante per le mani, Fornitura data anche a inizio del primo corso e dopo l'esame di metà corso. La prima insegnante conosciuta di questo corso le era piaciuta molto subito il primo giorno, ma già non sopportava uno dei ragazzi vietnamiti 😂😂 dice che faceva il saputello. interveniva continuamente e voleva fare il simpatico per forza! 😒 Al primo giorno di lezione ognuno di loro, a turno, ha dovuto presentarsi in piedi davanti alla classe ovviamente parlando in coreano. Il corso era impostato nello stesso modo del precedente, lezione dalle 10 alle 14 su 5 giorni...

  Il tempo passa veloce, dipende da che parte lo guardi. Prima di partire quando mi diceva che sei mesi sarebbero passati velocemente non ci credevo, adesso erano già passati tre mesi e mi sembravano essere volati. Però il pensiero di farne passare altri tre se non sei addirittura mi rattristavano e mi preoccupavano. Ormai si avvicinavano sempre di più gli esami di fine corso e la sua preoccupazione di superarli con successo. Nell'ora di cultura e folklore coreani aveva costruito una scatola tipica molto carina con il cartone. Continuava a uscire con il ragazzo coreano che a quel che raccontava sembrava anche molto simpatico. Un ragazzo della sua età e come lei interessato a viaggiare, aveva vissuto anche per alcuni mesi in Italia, in Francia ed in Lituania. Non si vedevano spesso poiché lui lavorava e là l'orario di lavoro impegna molto durante la giornata. In genere il sabato la portava in giro per mostre varie, alcune sere al Karaoke a cantare, alla sala giochi oppure al cin...